Stiamo solo camminando in silenzio nelle gallerie labirintiche dei tuoi sogni
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Kafka of Suburbia è Social Community Theatre: una performance people and site-specific, costruita durante i laboratori di quartiere nel nord-ovest milanese con oltre 60 cittadinə-attorə di diversa età, abilità e provenienza insieme a professionistə del teatro, della musica e dell’arte. Una metamorfosi collettiva. Un viaggio nel mondo surreale ed espressionista di Kafka, perseguitato da guardie, processi, scarafaggi e roditori.
Al centro le figure femminili della sua vita e della sua scrittura per percorrere il labirinto dei sogni e degli incessanti pensieri di uno dei più grandi scrittori mai esistiti.
La drammaturgia di Francesca Sangalli innesta citazioni e autobiografie, generando personaggi ibridi, ispirati ai veri protagonisti kafkiani.
Canzoni e musiche originali, eseguite dal vivo dal Maestro Wolf, si intrecciano agli ambienti sonori elettronici del duo Ram
Michele Tadini e Roberto Dani, creando un effetto al tempo stesso straniante e avvolgente.
Scenografia e costumi sono progettati e realizzati da Marta M. Marangoni secondo i principi del riutilizzo dei materiali della costumeria sociale Sunomi, donati dagli abitanti dei quartieri e decorati con un elemento simbolico: guanti di gomma colorati rappresentano in scena la comunità
e permettono agli interpreti di valorizzare il lavoro sul gesto.
I suggestivi videoart di Mammafotogramma, animati a partire dai disegni a pastello di Dalia Wolf
che si trasformano nella calligrafia di Kafka, danno corpo agli incubi dello scrittore.
“Crediamo che il teatro sia realmente rivoluzionario per le nostre vite e le nostre solitudini: questo viaggio è molto più che uno spettacolo, è l’occasione per vedere rappresentata in scena la bellezza della diversità, la moltitudine delle trasformazioni, la forza creativa di questa varia umanità che recita, canta, si racconta e (anche) sbaglia. Vogliamo offrire al pubblico uno spaccato di comunità che rivela sé stessa in una messinscena fra vita e sogno.”
Marta M. Marangoni
“Periferie Kafkiane. In senso letterario, s’intende. Che è quello l’orizzonte di riferimento del nuovo lavoro di Minima Theatralia. L’ispirazione arriva dal genio di Praga, le cui atmosfere sono andate ad alimentare la creazione del microcosmo bizzarro e umanissimo protagonista di Kafka Of Suburbia, insomma il Kafka delle periferie. Alla guida del progetto Marta Marangoni, che da anni si aggira sui marciapiedi a tirar dentro la gente con il teatro.”
Diego Vincenti
KAFKA OF SUBURBIA
una produzione Minima Theatralia | Duperdu
progetto e regia Marta M. Marangoni
drammaturgia Francesca Sangalli
musiche e canzoni originali Fabio Wolf
con 60 cittadinə di diversa età, abilità e provenienza dei quartieri Affori, Bovisa, Niguarda, Comasina e dintorni
e con
Duperdu | Marta M. Marangoni e Fabio Wolf
Giulia Amato, Valeria Perdonò, Delma Pompeo, Emanuele Righi, Livia Rosato
e con la partecipazione speciale del Coro Ipazia diretto da Onoria Neri
con la collaborazione di Andrea Meroni del Collettivo Clown
primo spettatore Antonio Viganò
ambienti sonori duo RAM | Michele Tadini, Roberto Dani
scene e costumi Marta M. Marangoni
videoart Mammafotogramma | Gianluca Lo Presti, Guido Balossi
con le illustrazioni di Dalia Wolf
coordinamento tecnico e light design Alessandro Barbieri
consulenza germanistica Prof. Marco Castellari | Università degli Studi di Milano
foto di scena Laila Pozzo
regista assistente Andrea Piazza
assistenti scene e costumi Giulia Palladini, Luigi Marangoni
costumeria sociale Sunomi di Minima Theatralia
gestita da Dina Tarabini, Ruslana Lytvynyuk
sarta Silvia Rieux
documentazione video Mammafotogramma | Cristel Girotto
documentazione fotografica Raffaele Sorrentino, Elena Clara Savino, Gaia Caponi
elettricita Elena Vastano
macchinista Gianluigi Guarino Gigio
fonico Lorenzo Crippa
direzione organizzativa Dianora Zacchè
consulenza progetti sociali Prof. Giulia Innocenti Malini | Università degli Studi di Pavia
ufficio stampa Laura Cometa
grafica Giulia Menaspà
responsabile amministrativa Morea Velati
consulenza fundraising Vittorio Renuzzi, Francesca Di Girolamo
Si ringraziano il Teatro Elfo Puccini e il Teatro Bruno Munari per la generosa accoglienza e la preziosa collaborazione
progetto finanziato nell’ambito della risposta dell’Unione alla pandemia di COVID-19
e grazie al generoso contributo dei donatori del Crowdfunding Civico – vedi elenco completo
Termini e Condizioni
Il versamento effettuato è una erogazione liberale e non rientra in alcun modo nella fattispecie di transazione commerciale e non presuppone una prestazione corrispettiva (rapporto sinallagmatico).
L’Associazione è iscritta al registro delle Associazione di promozione Sociale del Comune di Milano, pertanto le persone fisiche possono detrarre dall’imposta lorda il 30% dell’importo donato fino ad un massimo di 30.000 euro per ciascun periodo d’imposta.
Le persone fisiche (in alternativa alla detrazione), enti e società possono dedurre le rogazioni liberali nel limite del 10% del reddito complessivo. L’eccedenza può essere dedotta nei 4 esercizi successivi (rif. Art 83 D.lgs.3 luglio 2017 n. 117).
L’Associazione attesta di possedere tutti i requisiti soggettivi e oggettivi richiesti dalle normative citate.
In conformità con quanto stabilito dall’art. 83 del Codice del Terzo Settore – Decreto legislativo, 03/07/2017 n° 117, G.U. 02/08/2017:
1. Dall’imposta lorda sul reddito delle persone fisiche si detrae un importo pari al 30 per cento degli oneri sostenuti dal contribuente per le erogazioni liberali in denaro o in natura a favore degli enti del Terzo settore non commerciali di cui all’articolo 79, comma 5, per un importo complessivo in ciascun periodo d’imposta non superiore a 30.000 euro. L’importo di cui al precedente periodo è elevato al 35 per cento degli oneri sostenuti dal contribuente, qualora l’erogazione liberale in denaro sia a favore di organizzazioni di volontariato. La detrazione è consentita, per le erogazioni liberali in denaro, a condizione che il versamento sia eseguito tramite banche o uffici postali ovvero mediante altri sistemi di pagamento previsti dall’articolo 23 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241.
2. Le liberalità in denaro o in natura erogate a favore degli enti del Terzo settore non commerciali di cui all’articolo 79, comma 5, da persone fisiche, enti e società sono deducibili dal reddito complessivo netto del soggetto erogatore nel limite del 10 per cento del reddito complessivo dichiarato. Qualora la deduzione sia di ammontare superiore al reddito complessivo dichiarato, diminuito di tutte le deduzioni, l’eccedenza può essere computata in aumento dell’importo deducibile dal reddito complessivo dei periodi di imposta successivi, ma non oltre il quarto, fino a concorrenza del suo ammontare. Con apposito decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sono individuate le tipologie dei beni in natura che danno diritto alla detrazione o alla deduzione d’imposta e sono stabiliti i criteri e le modalità di valorizzazione delle liberalità di cui ai commi 1 e 2.
3. Le disposizioni di cui al presente articolo si applicano a condizione che l’ente dichiari la propria natura non commerciale ai sensi dell’articolo 79, comma 5, al momento dell’iscrizione nel Registro unico di cui all’articolo 45. La perdita della natura non commerciale va comunicata dal rappresentante legale dell’ente all’Ufficio del Registro unico nazionale del Terzo settore della Regione o della Provincia autonoma in cui l’ente ha la sede legale, entro trenta giorni dalla chiusura del periodo d’imposta nel quale si è verificata. In caso di mancato tempestivo invio di detta comunicazione, il legale rappresentante dell’ente è punito con la sanzione amministrativa da 500 euro a 5.000 euro.