Omaggio al variegato atlante dell’universo donna
La canzone è femmina, spettacolo teatral-musicale ideato e messo in scena dai Duperdu – alias Marta M. Marangoni e Fabio Wolf – omaggia l’universo femminile attraverso un viaggio nella mente e nelle storie di grandi donne del passato, del presente e del futuro, riproposto oggi, proprio quando il femminile è spesso riduttivo e svilente, appiattito su immagini stereotipate e stucchevolmente ammiccanti.
Ritratti di donne reali e fantastiche, leggendarie e primordiali che popolano il nostro immaginario e danno un volto all’eterno femminino: da Lady Macbeth a Caterina Sforza, da Desdemona a Carolina di Brunswick, dall’attrice fallita alla donna di sinistra.
Come poteva sentirsi Desdemona quella notte? Cosa prova una regina che in un baleno perde terre e marito? Dove trova la forza un’attrice fallita per riprendere in mano la propria vita? Che donna sarà una bimba cresciuta a musica e poesia?
regia MARTA M. MARANGONI
drammaturgia FRANCESCA SANGALLI
con MARTA M. MARANGONI e FABIO WOLF
con la gentile partecipazione in video di Debora Villa
canzoni originali DUPERDU – Marta M. Marangoni e Fabio Wolf
primo spettatore Renato Sarti
video Igor Riccelli RIL Production e Fabio Lorenzini
sound design Marta M. Marangoni
light design Jacopo Gussoni
scenografie e costumi Marta M. Marangoni
costumeria sociale SUNOMI Ruslana Lytvynyuk
assistente scene Luca Sorini
assistente costumi Silvia Riuex
assistente produzione Anna Bellelli
foto di scena Sabrina Casiroli
organizzazione Dianora Zacchè
distribuzione Alessia Moretti
amministrazione Vittorio Renuzzi – Compagnia della Corte
produzione Minima Theatralia in collaborazione con Teatro della Cooperativa
Termini e Condizioni
Il versamento effettuato è una erogazione liberale e non rientra in alcun modo nella fattispecie di transazione commerciale e non presuppone una prestazione corrispettiva (rapporto sinallagmatico).
L’Associazione è iscritta al registro delle Associazione di promozione Sociale del Comune di Milano, pertanto le persone fisiche possono detrarre dall’imposta lorda il 30% dell’importo donato fino ad un massimo di 30.000 euro per ciascun periodo d’imposta.
Le persone fisiche (in alternativa alla detrazione), enti e società possono dedurre le rogazioni liberali nel limite del 10% del reddito complessivo. L’eccedenza può essere dedotta nei 4 esercizi successivi (rif. Art 83 D.lgs.3 luglio 2017 n. 117).
L’Associazione attesta di possedere tutti i requisiti soggettivi e oggettivi richiesti dalle normative citate.
In conformità con quanto stabilito dall’art. 83 del Codice del Terzo Settore – Decreto legislativo, 03/07/2017 n° 117, G.U. 02/08/2017:
1. Dall’imposta lorda sul reddito delle persone fisiche si detrae un importo pari al 30 per cento degli oneri sostenuti dal contribuente per le erogazioni liberali in denaro o in natura a favore degli enti del Terzo settore non commerciali di cui all’articolo 79, comma 5, per un importo complessivo in ciascun periodo d’imposta non superiore a 30.000 euro. L’importo di cui al precedente periodo è elevato al 35 per cento degli oneri sostenuti dal contribuente, qualora l’erogazione liberale in denaro sia a favore di organizzazioni di volontariato. La detrazione è consentita, per le erogazioni liberali in denaro, a condizione che il versamento sia eseguito tramite banche o uffici postali ovvero mediante altri sistemi di pagamento previsti dall’articolo 23 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241.
2. Le liberalità in denaro o in natura erogate a favore degli enti del Terzo settore non commerciali di cui all’articolo 79, comma 5, da persone fisiche, enti e società sono deducibili dal reddito complessivo netto del soggetto erogatore nel limite del 10 per cento del reddito complessivo dichiarato. Qualora la deduzione sia di ammontare superiore al reddito complessivo dichiarato, diminuito di tutte le deduzioni, l’eccedenza può essere computata in aumento dell’importo deducibile dal reddito complessivo dei periodi di imposta successivi, ma non oltre il quarto, fino a concorrenza del suo ammontare. Con apposito decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sono individuate le tipologie dei beni in natura che danno diritto alla detrazione o alla deduzione d’imposta e sono stabiliti i criteri e le modalità di valorizzazione delle liberalità di cui ai commi 1 e 2.
3. Le disposizioni di cui al presente articolo si applicano a condizione che l’ente dichiari la propria natura non commerciale ai sensi dell’articolo 79, comma 5, al momento dell’iscrizione nel Registro unico di cui all’articolo 45. La perdita della natura non commerciale va comunicata dal rappresentante legale dell’ente all’Ufficio del Registro unico nazionale del Terzo settore della Regione o della Provincia autonoma in cui l’ente ha la sede legale, entro trenta giorni dalla chiusura del periodo d’imposta nel quale si è verificata. In caso di mancato tempestivo invio di detta comunicazione, il legale rappresentante dell’ente è punito con la sanzione amministrativa da 500 euro a 5.000 euro.